“GaSpaccio:
da gas a comunità alimentare locale”

Prendersi cura dell’ambiente è imprescindibile dalla cura delle persone: sono gli stili di vita, il modo di produrre, distribuire e consumare che stanno determinando la messa in discussione di un intero ecosistema.

OBIETTIVO: Creazione di un punto di distribuzione di prodotti locali come opportunità di formazione e avviamento al lavoro per adulti con disabilità e in condizione di svantaggio sociale, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso la promozione di stili di vita ecocompatibili e la produzione di pratiche sostenibili socio-ecologiche.

LUOGO: Il progetto verrà realizzato presso la sede dell’Associazione Culturale per l’Autogestione sito in San Giuliano Milanese in Via Risorgimento 21

La pandemia e la crisi climatica hanno accelerato la consapevolezza della necessità e dell’urgenza di una transizione ecologica che non può eludere il problema di una trasformazione socioeconomica. Prendersi cura dell’ambiente è imprescindibile dalla cura delle persone: sono gli stili di vita, il modo di produrre, distribuire e consumare che stanno determinando la messa in discussione di un intero ecosistema. Prendersi cura delle persone per noi significa che i protagonisti del progetto “GaSpaccio: da gas a comunità alimentare locale” saranno i soggetti in condizione di disabilità e di svantaggio sociale.
Il progetto “GaSpaccio: da gas a comunità alimentare locale” prevede la creazione di una rete di supporto reciproco tra agricoltori e consumatori che pratichi un diverso modo di produrre e consumare basati su legami di prossimità, solidarietà, sostenibilità, sulla distribuzione del reddito e dei beni comuni e sulla pratica di stili di consumo consapevole.

Il progetto consiste nella realizzazione di uno spaccio di prodotti agricoli, biologici e a KM0, provenienti da una rete di produttori rispettosi dell’ambiente e delle persone impiegate.

GaSpaccio oltre ad approvvigionarsi in modo autonomo dalla rete dei produttori aderenti ha al suo interno uno spazio attrezzato per ospitare i singoli produttori per promuovere i propri prodotti e informare sulle metodologie di produzione. È già presente un sito web per l’acquisto dei prodotti locali per gli aderenti del GAS dell’associazione. Il progetto prevede l’implementazione del suddetto sito finalizzata all’inserimento dei prodotti disponibili da parte dei produttori.
L’Associazione metterà a disposizione lo spazio all’interno della propria sede di circa 100 mq con annesso bagno per disabili e uno per il personale, un ufficio per le attività di gestione di personale per le attività educative, per la contabilità e per quelle di amministrazione del progetto. Inoltre, è disponibile uno spazio all’aperto dove svolgere i mercati contadini.

PERSONALE:
Il personale impiegato per la realizzazione del progetto, ad esclusione degli educatori, sarà indicato da AFOL Metropolitana e dal CPS di San Donato Milanese per inserimento e formazione al lavoro. Consisterà in adulti con disabilità o in condizione di svantaggio sociale che verranno retribuiti con borse lavoro e da Tirocini riabilitativi con pazienti indicati dal CPS di San Donato Milanese.
PARTNER:
Cooperativa Agricola Sociale “i Germogli”, Distretto di Economia Solidale DESR, AFOL, UOP33, Gas dell’associazione
Dettagli altri soggetti coinvolti:
Gli altri soggetti coinvolti sono gli enti coinvolti nel progetto che non partecipano operativamente alla realizzazione delle attività̀, ma che concorrono, a volte in maniera determinante, al buon andamento dell’iniziativa.
Ad esempio, l’ente intende proporre dei percorsi di integrazione nel tessuto sociale a beneficiari afferenti al servizio di salute mentale della ASL. In questo caso l’ufficio della ASL è un altro soggetto coinvolto che probabilmente individuerà̀, insieme all’ente, la lista dei possibili beneficiari. Oppure, organizzare dei percorsi di inserimento lavorativo per ex detenuti o detenuti in misura alternativa della pena, l’ufficio UEPE competente dovrà̀ necessariamente essere indicato tra gli altri soggetti coinvolti. Lo stesso discorso vale se si vogliono offrire dei percorsi di supporto per ragazzi e ragazze affetti da disturbi dell’apprendimento all’interno delle scuole, anche se le attività̀ non si svolgono all’interno della scuola, il coinvolgimento dell’istituto è quantomeno necessario per individuare, con i docenti e le docenti, i possibili beneficiari e andrà̀ pertanto indicato tra gli altri soggetti coinvolti.



Progetto finanziato con l'8X100

UNIONE DELLE CHIESE VALDESI